Nuraghe
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Descrizione
Nell’area di Malchittu, situata alle porte di Arzachena, si trovano il Nuraghe Albucciu, la relativa tomba di giganti Moru e il tempietto di Malchittu.
Il Nuraghe Albucciu è particolarmente interessante per le caratteristiche architettoniche. Rientra infatti nella tipologia definita “mista” che unisce espedienti tecnici tipici dei più diffusi nuraghi tronco-conici con copertura a falsa cupola, a peculiarità proprie dei nuraghi “ a corridoio” che si differenziano dai primi per la forma e la distribuzione degli spazi.
La struttura è stata costruita sfruttando e inglobando al suo interno una grossa emergenza granitica.
Lo scavo archeologico ha individuato il momento della sua edificazione intorno al 1400 avanti Cristo e la sua lunga utilizzazione, seppur con una breve interruzione, fino al 650 avanti Cristo circa.
Di rilevante importanza per conoscere la vita della comunità del Nuraghe Abucciu, sono stati i reperti ritrovati. Si tratta di oggetti ceramici e litici di uso quotidiano, legati alla cottura dei cibi, alla preparazione di prodotti caseari, alla lavorazione dei cereali, alla produzione di tessuti. Ma sono stati ritrovati anche preziosi oggetti di bronzo sia di produzione nuragica che importati. Il nuraghe è in buono stato di conservazione ed è interamente visitabile, sia nelle sue parti interne che nella sommità dalla quale è possibile osservare il territorio circostante.
Servizi
Audio guida (App iOS/Android)
Wi-fi gratuito
Parcheggio gratuito
Servizi igenici
Vendita bevande
Recensioni
4.2
(701 Recensioni su Google)
Pamela Serio
In una giornata di pioggia, quando ti è impossibile andare al mare, questo luogo vi permetterà di conoscere una parte della Sardegna anch'essa unica . Veramente tenuti perfettamente nella loro originalità.
Francesco Nicosia
Bellissimo complesso nuragico da visitare tra quelli nell'area archeologica di Arzachena, unica pecca il prezzo, sicuramente merita ma tutti i siti visitabili nel complesso archeologico di Arzachena sono troppo costosi, sono dell'idea che per la cultura, soprattutto gli studenti, non si dovrebbe pagare. Nonostante ciò merita assolutamente comunque la visita, è possibile entrare dentro il torione centrale e visitare gli spazi di questo edificio, per pou salirci sopra... ulivi e rovine intorno poi sono spettacolari.
Ilaria Cardella
Il nuraghe, ubicato in territorio di Arzachena, è immerso in un bosco di ulivi e macchia mediterranea e si erge addossato ad un affioramento di roccia granitica che in parte ne sostituisce le strutture murarie. Il resto è composto di blocchi grandi e medi non rifiniti a scalpello e presenta una pianta irregolare che lo include nella categoria dei protonuraghe. L’ingresso si trova ad est ed è provvisto di architrave, visibilmente lavorato. A destra e sinistra troviamo due piccole nicchie e poco dopo sulla destra è presente una camera ellittica coperta a tholos tronca dove la sommità del vano si chiude bruscamente con un grande lastrone. Una scala di fondo porta al piano superiore dove è possibile scorgere il perimetro residuo di vari vani e ciò che rimane del pavimento realizzato con ciottoli di fiume. Da qui è possibile accedere ad un’ampia area semi-circolare senza copertura. Il sito è stato utilizzato nella tarda età del Bronzo (1300-900 a.C.) ma fu edificato in un periodo precedente. Venne poi abbandonato e rioccupato nell’VIII° - VII° sec. a.C con funzione sacra. All’interno della costruzione furono rinvenuti un pugnaletto ad elsa gammata, una statuetta in bronzo di un fedele in preghiera e sul terrazzo un’olla biansata con ciotola di copertura contenente frammenti di lingotti di tipo egeo in attesa di una nuova fusione, panelle e spade votive. I vari ritrovamenti hanno permesso di risalire alle varie attività che si svolgevano all’interno del nuraghe, come la lavorazione del latte, dei cereali, la cottura del pane e altri alimenti. Tutto intorno sono state rinvenute tracce di capanne di un villaggio, quasi completamente cancellato dalla depredazione delle pietrame in epoche successive.
Il sito è gestito da una cooperativa che consente di effettuare un biglietto cumulativo per poter visitare anche gli altri siti nelle vicinanze.
Stefano Campagnola
Il nuraghe Albucciu differisce dal più diffuso nuraghe "a tholos" per l'assenza della torre tronco-conica ed è quindi importante questo sito per vedere come si siano sapute sfruttare le caratteristiche proprie di terreni che presentano rocce granitiche che altrimenti non avrebbero potuto accogliere comunità come quella che si stabilì qui intorno al 1.600 a.C.
Da visitare assolutamente!