La tomba nuragica è pertinente al vicino insediamento del Nuraghe La Prisgiona.
Il monumento è in ottimo stato di conservazione e permette di capire chiaramente le caratteristiche strutturali. Come di consueto in questa tipologia di sepolcri collettivi, è presente un lungo corridoio funerario e un’area cerimoniale.
La tecnica costruttiva utilizzata è quella dolmenica, quindi megalitica.Gli scavi archeologici hanno accertato l’edificazione del monumento in due fasi costruttive. A un più antica tomba a galleria, costruita tra il 1800 e il 1600 avanti Cristo, venne aggiunta in età nuragica l’esedra, tra il 1600 e il 1400 avanti Cristo; inoltre, tutta la parte retrostante fu inclusa in un grande tumulo di terra e pietrame. Dall’area cerimoniale, l’esedra, provengono la maggior parte dei reperti; si tratta di recipienti ceramici che erano utilizzati durante i rituali che si svolgevano in onore dei defunti.
Lo spazio semicircolare è delimitato da lastre infisse verticalmente nel terreno con altezza crescente dall’esterno verso il centro, dove svetta la stele centinata, alta oltre 4 metri. Simboleggiava la porta che separa il mondo dei vivi da quello dei morti. Un piccolo portello alla base della stele consentiva di introdurre delle offerte funerarie in un piccolo atrio che precede il corridoio funerario, dove erano sepolti i defunti.